Prende il nome dalla località

01/01/1973

17/03/2024

Giancarlo Calogero Viviani 1964

Gruppo Speleologico CAI Perugia

Basso

Principale

UMBRIA

PG

ASSISI

Fonte Panzo

GPS Geografiche WGS84

43.05788658

12.64571986

GPS

Garmin GPSMAP 66S

531

GPS

Dato sicuro

17/03/2024

123 - III SE - Assisi

311120

Sì

17/03/2024

10 Min. 0.6 km. Arrivati ad Assisi procedere verso la località Sant'Angelo in Panzo (Via San benedetto) dove è sita la Società Agricola Panzo. Oltrpassare lo stabile fino all'ampio parcheggio sottostante dove lasciare il mezzo. Ci si incammina a Est dello spiazzo per il viottolo che porta al fosso sottostante, quindi piegare a sinistra a seguire la traccia che risale l'alveo secco tra la boscaglia fino ad arrivare a delle rocce che possono essere oltrpassate tramite dei gradini e degli appositi corrimano in corda, si arriva quindi alla base della falesia, procedendo verso la sinistra della parete si incontra il camino dopo pochi metri, una via di arrampicata passa proprio all'interno

Sì

Macchia o boscaglia,Sentiero percorribile,Parete da attrezzare

Naturale,Parete,Antropizzato

La cavità impostata su di una parete rocciosa presenta 2 ampi ingressi verticali uno basso alla base della falesia e uno altro in parete

Mauro Barbieri

17/03/2024

Accesso libero

Si arriva con facilità all'ingresso basso presso una falesia di arrampicata

Mauro Barbieri

Gruppo Speleologico CAI Perugia

Sì

2

7

0

7

10

3

01/01/1964

Sì

No

Pozzetto talvolta percorso dalle acque del Fosso delle Carceri.

Verticale

Impegnativa

Tutto l'anno

Sì

Temporaneo

Dentro essa si sviluppa una breve via di arrampicata con catena sosta alla sommita

Sì

Pozzi,Risalite

No

Accesso pericoloso,Pozzi che scaricano

Uso religioso,Altri usi,Utilizzazione attuale

In falesia, via di Arrampicata

No

• MAS Calcare Massiccio - Giurassico Inf.-Sup. (Sinemuriano-Pliensbachiano)

Calcari massivi

Massiva

Suborizzontali

Condizioni atmosferiche esterne

Già in epoca paleocristiana il luogo era frequentato da eremiti perché ricco di anfratti e piccole grotte in cui questi si rifugiavano per meditazione. La parte terminale del fosso, consiste di un inghiottitoio in cui le acque di infiltrazione venivano convogliate in una grande cavità sotterranea che, secondo le credenze popolari si riempirebbe solo in concomitanza di guerre ed eventi di notevole importanza. Un’altra leggenda popolare fa risalire il toponimo “buco del diavolo” alle tentazioni che il demonio poneva a San Francesco, finché questo non lo fece sprofondare definitivamente nell’orrido.
https://www.naturavventura.it/stage/web/outing/view?id=1490

No

Aggiornamento dati

Mauro Barbieri

Gruppo Speleologico CAI Perugia

mauro.barbieri

30/05/2024