01/01/2007

01/07/2021

Marco Bani 2003

Sezione Speleologica CAI Citta di Castello

Unico

UMBRIA

PG

SCHEGGIA E PASCELUPO

Monte Catria

Geografiche WGS84

43.44038021

12.72321357

Topografico/Cartografico

1230

Cartografica

Dato approssimativo

29/04/1986

116 - II NO - Serra S.Abbondio

291130

No

Naturale,Parete

280

0

280

265

01/01/2003

Sì

Forse

Marco Bani – Congresso Nazionale Speleologia Iglesias -: L’abisso del Corno di Catria ha due ingressi, uno in piena parete e l’altro su un piccolo terrazzamento che in condizioni meteorologiche favorevoli può essere arrampicato dal basso. L’armo della parete resta comunque il mezzo più sicuro e spettacolare. Le due grotte sono impostate nella stessa frattura che ha guidato la genesi dell’antro che sta sopra, la Grotta degli Spacchi (478 U/PG) e convergono nel primo degli stretti pozzetti verticali (Gravidanza Isterica) che portano a 100 metri di profondità. Sino a questo punto è palese la direzionalità fornita dalla stessa frattura verticale su cui sono impostati gli ingressi. Questa è una parte di recente genesi, angusta, attiva e priva di concrezioni. A cento metri di profondità la cavità cambia completamente aspetto. Dopo una suggestiva gallerietta (Tana del Bianconiglio) si spalanca un pozzo di 30 metri, aperto anche verso l’alto, che da accesso a una ampia galleria inclinata di circa 30°. Questa condotta appare in fase senile con abbondante speleopoiesi, con Tutto il corredo di riempimenti e concrezionamenti vari. Questa sezione sembra essere guidata dalla grossa faglia visibile dall’esterno che taglia obliquamente le pareti sottostanti gli ingressi della grotta. È possibile che la iniziale frattura verticale continui a condizionare la direzione della cavità nell’incrociarsi con la sottostante frattura inclinata che ne condiziona invece la pendenza. A rilievo eseguito gli orientamenti e le quote sembrano confermare questa ipotesi. Dopo circa 100 metri la galleria incontra una strozzatura incisa da un meandrino di ringiovanimento. Un cunicolo eccezionalmente fangoso (Spalmer) porta a una nuova galleria con la stessa inclinazione, ma interrotta da un pozzo di 25 metri. Sotto giace una sala chiusa da una frana costituita da grossi blocchi. Purtroppo né tra i clasti, né attraverso gli stretti ringiovanimenti, i più abili strettoisti sono riusciti a proseguire più di qualche decina di metri, fermandosi a -280. Gli ultimi terribili metri di approfondimento non sono stati topografati. La mia impressione è che la grotta possa “riesplodere” oltre l’attuale impedimento. Occorre probabilmente “by-passare” l’ostacolo. Il fattore negativo a questo riguardo potrebbe essere l’elevata fratturazione del Catria che potrebbe non aver favorito una canalizzazione delle acque speleo geneticamente efficace. Ma la condotta fossile che porta verso il cuore del monte mi fa pensare che siamo davvero entrati nel ramo di un grande sistema. Occorre trovare la chiave nascosta di una qualche “porta” e allora del Catria speleologico si sentirà molto parlare.

Prevalentemente verticale

Solo per esperti

Tutto l'anno

Sì

Esplorativo

Sì

Pozzi,Scivoli,Altro Progressione

A

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Aggiornamento documentazione

mauro.barbieri

23/04/2024